In una metropoli che non dorme mai, in una città che sa di infinito, ogni volto, ogni sorriso, ogni angolo sembra il frammento di una storia di cui non si conosce l’inizio e che non finirà mai.

New York è un palcoscenico in movimento, un intreccio continuo di emozioni e dettagli che catturano lo sguardo e accendono l’immaginazione.

Ogni passo è un invito a osservare, a scoprire, a perdersi nei contrasti di una città che sa essere tanto accogliente quanto sfaccettata. Dai vicoli carichi di graffiti ai grattacieli che sfidano il cielo, tutto parla di vite che si intrecciano, di storie che si sussurrano e di una molte quotidianità da raccontare.

In quei giorni ho scoperto quanto fosse potente immergersi in un luogo dove ogni istante sembra voler raccontare qualcosa, dove ogni scorcio è come se fosse già presente nella nostra memoria ancora prima di averlo visto perché sembra l’inquadratura di un film – e forse lo è davvero.

È stato un viaggio che non si è limitato a lasciare un segno, ma che ha scolpito una direzione nel mio modo di guardare il mondo e raccontarlo.